Mariano Cangiu nasce a Nicosia in provincia di Enna il 4 aprile 1868.
Nel 1886 inizia gli studi al Regio Istituto Universitario di
Architettura e Ingegneria Sanitaria di Venezia (RIUAISV) dove è allievo
di Manfredo Tafuri, Gino Valle, Vittorio Gregotti e Italo Zannier. Nel
1895, alla fine della guerra di Jugoslavia, si imbarca a Napoli alla
volta di Palermo per partecipare alla campagna militare “Vespri
Siciliani” contro l’esercito di Cosa Nostra in qualità di Primo Trombone
della Fanfara della Brigata Alpina Julia, al comando del maresciallo
Cancerosi. Congedatosi col grado di Caporale, 3 anni dopo si laurea con
una tesi sul Piano Regolatore di Ampliamento di Treviso e inizia la
professione. Dal 1888 al 1899 è assistente volontario di “Teorie
dell’Urbanistica” presso lo RIUAISV e diventa aiutante in campo del
fotografo Guido Guidi. Affascinato dai progressi della scienza del nuovo
secolo, abbandona l’ingegneria sanitaria e decide di dedicarsi ai
recenti perfezionamenti dell’invenzione di Marconi. L’ultimo dato
biografico su di lui risale al 30 luglio 1904, quando Cangiu incontra a
Venezia il famoso architetto Jr Fred W. Wolf, che nel 1913 diverrà
famoso per l’invezione del “DolMere” (DOMestic ELectric REfrigerator),
il primo frigorifero. Da quella misteriosa estate veneziana di Mariano
Cangiu si perdono completamente le tracce. Si torna a parlare di lui
solo cento anni dopo, quando Gianluca Marino trova e acquista in un
mercatino un’opera inedita scritta da Cangiu nel 1904 dal titolo
“Treviso nel 2004” che oggi è pubblicata a capitoli nel sito www.fioi.tv*
Pare
che l’opera contenga molte notizie sulla sua vita dopo il 1904 e possa
finalmente mettere chiarezza sulla diceria secondo cui il siciliano sia
ancora vivo e in ottima salute. La bizzarra leggenda vuole, infatti, che
Wolf, snobbato dopo l’invenzione del Dolmere, abbia fatto dell’amico
siciliano la cavia umana del suo laboratorio di Fort Wayne, in Indiana.
Fu qui che lo “scienziato del freddo” fece sperimentare a Cangiu la sua
ultima invenzione: la macchina ibernizzatrice.
* il sito è morto senza lasciare tracce di sè.
venerdì 16 aprile 2004
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento