venerdì 16 aprile 2004

Mariano Cangiu (Catania 1868 - ?)

Mariano Cangiu nasce a Nicosia in provincia di Enna il 4 aprile 1868. Nel 1886 inizia gli studi al Regio Istituto Universitario di Architettura e Ingegneria Sanitaria di Venezia (RIUAISV) dove è allievo di Manfredo Tafuri, Gino Valle, Vittorio Gregotti e Italo Zannier. Nel 1895, alla fine della guerra di Jugoslavia, si imbarca a Napoli alla volta di Palermo per partecipare alla campagna militare “Vespri Siciliani” contro l’esercito di Cosa Nostra in qualità di Primo Trombone della Fanfara della Brigata Alpina Julia, al comando del maresciallo Cancerosi. Congedatosi col grado di Caporale, 3 anni dopo si laurea con una tesi sul Piano Regolatore di Ampliamento di Treviso e inizia la professione. Dal 1888 al 1899 è assistente volontario di “Teorie dell’Urbanistica” presso lo RIUAISV e diventa aiutante in campo del fotografo Guido Guidi. Affascinato dai progressi della scienza del nuovo secolo, abbandona l’ingegneria sanitaria e decide di dedicarsi ai recenti perfezionamenti dell’invenzione di Marconi. L’ultimo dato biografico su di lui risale al 30 luglio 1904, quando Cangiu incontra a Venezia il famoso architetto Jr Fred W. Wolf, che nel 1913 diverrà famoso per l’invezione del “DolMere” (DOMestic ELectric REfrigerator), il primo frigorifero. Da quella misteriosa estate veneziana di Mariano Cangiu si perdono completamente le tracce. Si torna a parlare di lui solo cento anni dopo, quando Gianluca Marino trova e acquista in un mercatino un’opera inedita scritta da Cangiu nel 1904 dal titolo “Treviso nel 2004” che oggi è pubblicata a capitoli nel sito www.fioi.tv*
Pare che l’opera contenga molte notizie sulla sua vita dopo il 1904 e possa finalmente mettere chiarezza sulla diceria secondo cui il siciliano sia ancora vivo e in ottima salute. La bizzarra leggenda vuole, infatti, che Wolf, snobbato dopo l’invenzione del Dolmere, abbia fatto dell’amico siciliano la cavia umana del suo laboratorio di Fort Wayne, in Indiana. Fu qui che lo “scienziato del freddo” fece sperimentare a Cangiu la sua ultima invenzione: la macchina ibernizzatrice.

* il sito è morto senza lasciare tracce di sè.

Nessun commento: