lunedì 28 giugno 2010

Espulsa barbona squillo!

Mimmo: "Manca tante volte ad aspettare due volte?"
Edo: "Fa un caldo coiote"
Mimmo: "Il gigante di chi è più basso?", "Ieri era oggi?"

Unità di misura, definizioni, riferimenti... tutto nella mente dei miei giovani figli è confuso. Da padre apprensivo, cerco di fare il punto sul futuro: "che vuoi fare da grande?".

Edo probabilmente è il più anziano seienne d'Europa: mi rimprovera se dico parolacce, se lascio il phon attaccato alla presa, impone una ferrea disciplina ai fratelli, ha i riflessi e la rapidità di un bradipo, brontola sempre, è snob e fa discorsi da intellettuale dall’età di 2 anni... quindi non ha dubbi: "Voglio fare il calciatore". Conosci te stesso.

Mimmo è deciso: "Quello che fai tu papà". "E che faccio io?". "I Matusa". Mestieri sicuri.

Giovedì Italia-Slovacchia. Mimmo e Edo, cantano l'inno mano sul cuore. Poi seguono la débâcle vestiti in azzurro. Caressa urla parole misteriose alle loro spugnose menti. Gli effetti sono devastanti. Il giorno dopo siamo in macchina e Mimmo mi chiede: "A Natale la punizione è della Vacchia?". Rispondo a caso "si". Elaboro una plausibile frase caressiana ("Di Natale ha battuto la punizione contro la Slovacchia?") e poi la solita domanda fa capolino: "Che faranno da grandi 'sti due?". Semaforo rosso. Fermo l'auto ma non i pensieri. Fanculo. Edo: "Non si dice Fanculo", Mimmo: "E' vero, non si dice". Guardo fuori sbuffando e leggo la locandina di un giornale locale. Il titolo mi accende una speranza:

SPOSATA PER FINTA ESPULSA BARBONA SQUILLO"

… mal che vada, saranno giornalisti.

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