mercoledì 26 gennaio 2011

12. EDO CORNER < anziano (3) >


39 di febbre. Stamattina prima di uscire, Edo era avvolto da tutti i vestimenti di lana presenti in casa. Con l'agilità di un astronauta ha raggiunto lo specchio dell'ingresso. Riflessione: "... che anziano che sono...".
Si Edo. Sei anziano.

Io: "Edo, ricordati sempre che io sono un genio"
Edo: "giangi il genio è la leggenda degli stupidi"

"Quando si muore si va nel posto dove si era prima di nascere"

"Siamo stanchi come mattoni senza malta"

martedì 25 gennaio 2011

22. MIMMO CORNER < global >

"Papà, se un signore ti ruba il lavoro, tu prendine un altro ok?"

Tra asilo multiraziale, piscina multietnica, televisione multicanali e amici multicolor, Mimmo sembra molto confuso. A tratti leghista.

Sud America
Edo porta 20 cent a due suonatori ambulanti andini tutti tempestati di strumenti etnici. Mimmo: "così sprecate i soldi eh? Quelli non sono poveri. I poveri non hanno tutti quegli strumenti"

Gran Bretagna
"Sai come si dice 'testa' in inglese?"
"Come si dice?"
"Pallotta cranica"

Albania
"Adir mi ha detto come si dice 'gatto' in albanese"
"Come di dice?"
"Miao"

martedì 18 gennaio 2011

Tracce di bunga bunga

Mimmo: "Quando mangi, il cibo diventa una blobba e poi va sul testino..."
Edo: "... destino"

La colazione è sul tavolo della cucina. E' pulito ma è un inganno. Su quella superficie trasparente persistono ancora tracce che parlano di noi. Del biscotto che Alessandro gustò dopo averlo intinto nell'ano della gatta. Del piscio che Mimmo pisciò in cucina perchè "nel bagno c'era un drago". Dell'acqua di cesso che Edo usò anni fa per lavarsi i denti. Tracce di latte cagliato, muco rappreso e cibo, succhi secchi, briciole sbriciolate e cibo, sangue di culo, pelle morta e cibo, cibo, cibo... Questo è il mio tavolo e in queste tracce si rimescola la mia vita.

Esco e monto in macchina. La radio mi parla di palazzi di re e notti mitiche... danze del ventre e gheishe profumate... carezze lascive e travestimenti piccanti... scrigni di gioielli e denaro... harem di dee orgiastiche e esotiche minorenni... Penso alle tracce sul letto del palazzo del re. Poi penso al mio tavolo. Sono incazzato o sono invidioso? Un senatore della nostra Fatata Repubblica mi salva la vita: "Poteva capitare a chiunque di noi..."*

Grazie a Dio mi girano i coglioni.

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* on. Osvaldo Napoli a "Il Bianco e il Nero" di Radio24

sabato 8 gennaio 2011

A mia zia Anna

Il gatto nella casa vuota
Morire – questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
nella casa vuota.
Graffiare rampando sui muri.
Strofinarsi fra i mobili.
Qui nulla sembra mutato,
eppure è cambiato.
Nulla sembra spostato,
eppure è sconvolto.
E la sera la lampada non luce.

Si sentono i passi sulle scale,
ma non son quelli.
Anche la mano, che posa il pesce sul piattino,
non è più quella, che lo posava.

Qui qualcosa non comincia più
alla sua solita ora.
Qui qualcosa non si compie
come dovrebbe.
Qui qualcuno è stato, è stato,
ma poi di colpo è sparito
e caparbiamente ancora non c’è.

Ha guardato in tutti gli armadi.
Ha percorso le mensole.
Si è infilato sotto il tappeto a controllare.
Ha perfino infranto il divieto
E ha buttato all’aria le carte.
Che altro c’è da fare.
Dormire e attendere.

Ma lascia solo che torni,
che si faccia vedere.
Lo verrà a sapere
che così col gatto non si fa.
Camminerà verso di lui
Con l’aria di chi proprio non vuole,
piano piano,
su zampe molto imbronciate.
E niente balzi e miàgoli all’inizio.

Wislawa Szymborska, da “Koniec i poczontek” (Fine e principio), 1993

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Attila è il gatto di mia zia. Bianco, sordo, grasso, oggi vive con me.
Mi piace accarezzarlo ogni sera.

8 gennaio 2011, ospedale di Padova
Piccoli pezzetti di Anna.
Il suo ordine per le sue cose.
Ha fatto il "cestino" anche qui.

Ricordo
la tesi di laurea,
i suoi gatti attorno alla tv,
le amate sigarette,
- "Fummo noi che fumammo" -
e che ama lavare i piatti.

Pensieri sull'assoluto.
Un regalo incartato che non sarà mai libro.
L'aldilà mi serve,
così a casa so che dire ai miei figli.

Medico sciocco.
Mille misuratori accesi,
uno solo che guardo:
la spalla che sale e scende...

La scocciatura delle lacrime.

venerdì 7 gennaio 2011

Perle di Natale (2/2)

Seconda puntata delle perle di Natale 2010...

Pigrizia
Arriviamo alle piste in ritardo. Il gruppo del corso di sci di Edo è già in fila davanti allo ski-lift. Edo li guarda scazzato: "Ma non possiamo aspettarli qui? Tanto scendono..."

Frasi anziane
"Mimmo, non perdermi il segnalibro" (Edo dall'alto dei suoi 6 anni)
"Quando è che vi sposiamo?" (Mimmo rivolto a papà e mamma)

Neologismi
(Mimmo)
Bagni a buco = turche
Sottobacqueo = subacqueo
Giostra dello ski-lift = ski-lift
Coperta a vento = Sacco a pelo

Anno nuovo
Prossimo anno niente amore, solo intelligenza (Mimmo)

lunedì 3 gennaio 2011

Perle di Natale (1/2)

Torno da 10 giorni di: montagna, bufera di neve, febbre... Ecco la prima puntata delle perle natalizie di Edo e Mimmo. Domani la seconda

Fifa
Sono le 8:00 del mattino. Fuori, 2 gradi sottozero, infuria una tormenta di neve. Mimmo viene vestito da sciatore per la sua prima lezione di sci: "Davvero non posso sciare con il mio drago?... Sai, ho male a una gamba... Mi si è spostato un osso della gamba..."

Dubbio
Ma Babbo Natale ha portato i doni a Bambin Gesù? (Mimmo)

Fame
Se ti faccio un balletto mi dai un po' di insalata? (Mimmo)

Sonno
Non riesco a dormire perchè non riesco a smettere di scaccolarmi (Mimmo)

21. MIMMO CORNER < la morte (3) >


Capodanno 2010
Papi, tu il prossimo anno muori vero?

Mo' me lo segno
Qual è esattamente il giorno in cui moriremo tutti?

Ce l'ha con me?
Le femmine non muoiono, bisogna avere la barba o i baffi per morire

... ce l'ha con me!
Più vecchio sei e più muori. E tu papi sei vecchio secondo me