martedì 18 settembre 2012

3. ALE CORNER < Pullia >










 Da destra a sinistra: Jessica Rossi, medaglia d'oro di tiro a volo a Londra 2012 e Giangi


Ale: "Dov'è l'altla mamma?"
Mamma: "... l'altra mamma?"
Ale: "Quella che spalava e vinceva"
Mamma: "... che... che sparava???"
Ale: "... la Jessica!"*

Le Olimpiadi di Londra hanno tenuto il padre di Ale (che insistono a dire che sia io) lontano da casa per 13 giorni. Troppi. Al figlio minore serviva chiarire di nuovo rapporti e ruoli familiari con una bella vacanza. E così, tornato a casa, partiamo alla volta della "Pullia". Li laviamo, li pisciamo, li mangiamo e in aeroporto assegnamo un trolley ciascuno chè ci tenevano particolarmente. Riusciamo perfino a passare i controlli. Al gate troviamo una delle due coppie con cui condividiamo l'avventura. Ci abbracciamo come fratelli: come noi, anche loro fanno finta di nulla mentre i figli si avvinghiano ai nostri rotolandosi per terra; come noi, anche loro hanno appena litigato. Come noi, anche loro hanno lo stesso vergognoso pensiero: coraggio! tra 10 giorni torniamo in ufficio.

"Siamo in aeleo?"
"No Ale, siamo nel pullman che ci porta all'aereo"

...

"Stiamo volando?"
"No Ale, ci stiamo solo muovendo"

...

"Pecchè fanno bagnetto con la mallietta?"
"Sono le hostess che spiegano come si mette il salvagente"

L'aereo parte. L'aereo accelera. Il sorriso emozionato di Ale la dice lunga sul mio futuro avventuroso di padre. Intanto Edo e il suo amico cantano a squarciagola. Nella fusoliera, tra i presenti, si crea un clima sereno e rilassato:

"Giro, giro tondo,
casca il mondo
casca l'aereoplano
e tutti noi muoriamo...  ah ah ah"

mercoledì 12 settembre 2012

Non aprite quella scuola

Domani primo giorno di asilo per Ale. Oggi primo giorno di scuola per Mimmo. Non parlo del fatto che Mimmo non ha mangiato e Edo non ha dormito, di quanto brave e gnocche erano le maestre, di quanto tirati erano genitori e figli, della bottiglia di acqua rovesciata dentro la cartella di Edo, della bella sensazione di condurre per mano il futuro mio e del paese (questa ultima sensazione è certamente un gentile omaggio della vecchiaia). Oggi parlo degli atti di terrorismo dei fratelli più grandi nei confronti dei più piccoli: una pratica di cui avevo dimenticato il gusto.

Edo terrorizza Mimmo (1)
"Guarda che a scuolaaa... ci sono le telecamereeee... che ti riprendonooo se fai la cacca nel cestino!"

Mimmo terrorizza Ale (1) 
Mamma: "Ale, quest'anno sei nella classe degli Orsetti, è una bellissima classe sai? Hai delle bellissime maestre, tutte simpatiche"
Mimmo: "Non tutte. Una è così-così... vedrai..."

Edo terrorizza Mimmo (2)
Mimmo: "Io so scrivere ma non so ancora leggere e allor..."
Edo (interrompendolo): "NON SAI LEGGEREEE??? Dobbiamo dirlo alla maestra!"

Mimmo terrorizza Ale (2)
Ale fa una visita nella sede del suo prossimo asilo.
Mamma: "Hai visto Ale che belle classi? Hai visto che bel giardino?"
Mimmo: "Ale! Ale! Vedi questo segno a terra? L'ha fatto un bambino che cercava di scappare dalla scuola scavando"