giovedì 14 marzo 2013

Si chiama Francesco

Habemus Papam. Ed ecco come l'ho vissuta...

Pomeriggio
Si posa un gabbiano sul comignolo. Mi chiedo chi sia la ditta che monta il comignolo. Mi piace che il mondo intero fissi estasiato quel brutto tubo di rame, un anonimo tubo come quello della mia stufa. Col pensiero seguo quel tubo, buco le tegole millenarie, le travi e i laterizi del tetto, seguo il tubo giù giù attraverso muri, attraverso i solai antichi... finchè il mio sguardo si apre tra gli affreschi della cappella Sistina. Non ho mai visto la Cappella Sistina. Che voglia di andare a Roma...

Sera
Sono in macchina quando scopro che il papa è del '36. Un anno meno di mio padre. Il mondo, per bocca del giornalista radiofonico, mette a tacere ogni mio senso critico:

"è il primo latinoamericano!"
"la Chiesa sorprende il mondo!"
"si chiama Francesco!"

Scopro che la CNN tarda a riportare la notizia che il papa si è dato il nome "Francesco". Essendo l'unica notizia notiziabile del giorno, praticamente la CNN non dà la notizia. Si giustificheranno dicendo che l'habemus papam, stranamente, è stato dato in lingua latina e che loro il latino non lo sanno. È dura tradurre "Franciscum". La mia voglia di visitare gli USA aumenta.

Quando attraverso il portoncino di casa, mio figlio Francesco detto Mimmo salta come una scheggia impazzita sul divano. Effetti collaterali da sovraesposizione a Sky TG24.

PAPA', PAPA', ABBIAMO IL PAPA! SI CHIAMA COME ME! SI CHIAMA FRANCESCO!!! SI CHIAMA FRANCESCOOOOO.... YAHUUUUUU!

Vedo le immagini registrate dell'annuncio. Resto fulminato dall'arcidiacono. Ma come diavolo si muove? Ma come diavolo parla? Mi guardo intorno in cerca di sostegno e complici. Nessuno ride. Sono tutti lì a bocca aperta.

"Ragazzi ma avete visto quel tipo come..."
"SSSST!"

Ingoio purè quando si aprono le tende e vedo in faccia il generale Bergoglio che s'affaccia urbi et orbi. Benedice tutti con un librone enorme. I caratteri miniati sono talmente grandi che li leggo anch'io. Mi chiedo chi stampa quella roba lì. Che fatturato ha quell'azienda e quanti clienti ha. O magari se è il prodotto di un torchio di legno, su cui suda un nerboruto prelato tutto coperto di inchiostro e lamine d'oro, un torchio enorme che tengono nelle segrete del Vaticano. Controcampo. Il librone ha una copertina in legno e stoffa tutta trapunta d'oro. Penso alla cover del mio iPad. Passato e futuro si pigliano a pugni:

"è il primo latinoamericano!"
"... Sancti apostolis Petrus et Paulus..."
"la Chiesa sorprende il mondo!"
"... indulgentiam, absolutionem et remissionem... 
"si chiama Francesco!"
"... omnium peccatorum vestrorum..."

Notte
Il papa saluta. Mi piace quando dà a tutti la buonanotte. Ma i giornalisti non vanno a letto e intervistano la gente in piazza:

"è il primo latinoamericano!"
"La Chiesa sorprende il mondo!"
"si chiama Francesco!"

Io a letto ci vado. Chiudo gli occhi. Non riesco a dormire. Mi sento addosso una patina di euforia... è latinoamericano... un senso di pace... la Chiesa sorprende il mondo!... un afflato di felicità... si chiama Francesco! Con un faticoso colpo di reni, mi riprendo me stesso. Finalmente torno perplesso, insoddisfatto, polemico. E finalmente dormo.

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