venerdì 19 aprile 2013

Stagione di post e spostamenti

Il tempo di questa primavera ha fatto talmente schifo che non avevo voglia di postare nulla. Ora il sole ha deciso di fare il suo lavoro e con la primavera, m'è tornata la voglia di ricordare.

Giornata FAI 
 Edo, entusiasta: "Oggi è la giornata File?"

Si va a Villa Pisani a Stra'?
Mimmo: "C'è anche il labirinto col Mimotauro?"

Si va a Roma? (1)
Mimmo: "Papa Francesco non mi piace tanto. L'altra volta ho sentito che ha detto: "UCCIDETEVI!"

Si va a Roma? (2)
Mimmo: "Io non sono un Grillino. Sono un Bersanino."

Si va a est?
Ale: "Voio andare a Verogna."

Ok, si va a nord!
Sull'acqua del lago di Santa Croce si specchiano, sparute, le luci della microbica Poiatte. Mimmo, dal finestrino, vede cose che noi umani...: "EDO! EDO! GUARDA! LA VEGA!"

lunedì 15 aprile 2013

Vado in estro ad agosto

Vado in estro ad agosto. È in quel periodo che tendono a fecondare femmine. Per questo, tendo a produrre arieti. Di 5 che siamo in famiglia, 3 sono arieti. Ale è l'eccezione ma l'occhio azzurro e il capello biondo mi ha convinto che non è mio, quindi la regola resta salva: vado in estro ad agosto. Per me dunque aprile è periodo di compleanni. E tra progetti, preparativi e eventi vari, colleziono regali. Verbali ovviamente.

Al ristorante
Mimmo: "Mmmh... queste polpette sono un centimetro più buone di quelle della nonna. Diamogli 10 euro!"

Il regalo
Mimmo: "Papà, un giorno andiamo su www nonmiricordo.com che lì c'è il mio giocattolo preferito"

Prepariamoci
Io: "Edo hai tagliato i capelli?"
Edo: "Si, la nonna mi ha portato dai cinesi"
Io: "A Mestre?"
Edo, con fare da stronzo: "no, in Cina"

venerdì 12 aprile 2013

30. EDO CORNER < pasquale >

Film pasquale
È un film sugli alieni invadenti

Vestizione pasquale
Ho i pantaloni con la cerniera protestante

Influenza pasquale
Sono stato dal dottorino laringoiatra

Lite pasquale
Mimmo, ti do un calcio sulle privacy

Balla pasquale
Sai che c'è gente povera che dorme sulle seggiovie? L'hanno arrestata!

Un racconto pasquale
Chiudo con un racconto. Siamo in montagna da mia mamma. Truculenta com'è, la simpatica vecchina approfitta della neve che ci blocca in casa per raccontare uno dei suoi aneddoti horror. Protagonista il mitico Mario: Mario il cacciatore. I figli ascoltano senza fiatare. Un silenzio terribile avvolge la stanza.

Nonna: "Mario il cacciatore va nella sua casetta in mezzo al bosco col suo cane lupo. Ma il cane è inquieto: comincia a ringhiare, abbaiare, a tirarlo per i pantaloni. 

...
(da dietro la finestra, sento i fiocchi di neve schiantarsi a terra)

Nonna: "Allora Mario il cacciatore capisce e lo segue. Il cane lo porta dove il bosco è più fitto e buio, fin dietro un cespuglio. Lì... indovinate cosa trova?"

...
(sento il fuoco che pompa furioso dentro la stufa)

Nonna: "... Mario il cacciatore trova il cadavere di un cerbiatto. Era stato sbranato. Forse da un orso, chissà! Pensate che gli mancava addirittura la testa!  Ma non finisce qui..."

...
(mamma... facciamo che finisce qui???)

Nonna: "La sera dopo, Mario il cacciatore torna nel bosco. Ma quando va dietro il cespuglio per rivedere il cerbiatto... il cerbiatto era SPARITO!"

A quel punto Edo, realizza che è Pasqua e urla incredulo:

"ERA RESUSCITATO???"

venerdì 5 aprile 2013

Nono Paetta


Ok, questo è un post da vecchio. Ieri ho compiuto 45 anni (Madonna che vecchio che sono). Tant'è, procedo...

Il Nonno Vigile che per anni ci ha fatto attraversare la strada iniziava da uno sguardo. Fissava l'auto in avvicinamento con truce cipiglio, sollevando leggermente il viso. L'auto lo notava, arrossava il culo, rallentava. Subito le dita si serravano attorno al manico della paletta. Un guizzo segreto, diverso da quello successivo del braccio. Un braccio che si alzava come un sipario e diventava punta di un tremendo compasso, perno del corpo di tutti i vigili urbani del mondo. Nonno Vigile occupava il centro di quel mondo, sprizzando tutto attorno responsabilità, certezza, volontà di dominio. Davanti a quel Laocoonte, stavolta il serpentone del traffico piegava le sue teste metalliche e fumava rabbia. E noi mortali, finalmente fieri di essere pedoni, attraversavamo la strada liberando il nostro sguardo sereno e stronzo sopra lo scintillìo di quei cofani furiosi... (Madonna che vecchio che sono...)

Un giorno il Nonno Vigile sparisce. Al suo posto arriva "Nono Paetta" (trad. "nonno paletta), un essere evanescente che ha come obiettivo quello di uccidere Edo e Mimmo, i miei figli. Corpo smunto, sempre ai margini della carreggiata... Gesti accennati, bruschi, incerti... Un'espressione oscura nascosta dietro un cappellino da Jovanotti anni Ottanta... Ispira a tutti la stessa fiducia di Silvio durante un G8. E l'anarchia che genera non piace a nessuno. Le macchine inchiodano, sgasano. I pedoni saltellano, schivano, maledicono. Usa la paletta solo per salutare i suoi coetanei che ci sfiorano su due ruote. Ormai sono mesi che non lo guardo più. "Nono Paetta" non fa parte delle soluzioni ma dei problemi della mia vita. E quando attraverso la strada, serro le mani dei figli e le fila, mi concentro, impartisco ordini e lo scavalco con rabbia (Madonna che vecchio che sono...).

Stamattina alla radio, sento questa...


Ascolto e penso che uno dei problemi principali di questo paese è che c'è troppa gente che non fa il proprio dovere (Madonna che vecchio che sono...). Sindaci che fanno campagna elettorale sui bambini. Forze dell'ordine che fanno casino. Pescivendoli che fanno i consulenti. Pescivendole che fanno le ministre. Imperatori comici. Comici imperatori. Calderoli... Intanto la prof va oltre e tenta di giustificarsi: 

"Ho detto quella frase per indicare un posto organizzato, dove regna l'ordine"

La shoah è una tragedia universale che appartiene anche a me che non sono ebreo e ho solo 45 anni (Madonna che vecchio che sono...). Il motivo per cui quella vicenda umana è la più inquietante e ingiustificabile della storia non sta nel numero dei morti, nell'avere sterminato vecchi, donne e bambini o nell'avere teorizzato che la cosa aveva senso... La vera cifra di quella barbarie è di avere fatto tutto questo con "ordine". Con una mostruosa efficienza scientifica. Dopo la shoah abbiamo scoperto che siamo capaci di dare un valore economico ai cadaveri, di ideare tecnologie industriali per ottenere pantofole dai nostri capelli, sapone dal nostro grasso, oro dai nostri denti... L'inganno delle docce a gas non fu un atto pietoso. Fu un escamotage tecnico di una catena di smontaggio che non ammetteva di perdere tempo col panico. Ecco perchè a quella prof bisogna togliere stipendio e pensione. Non perchè è razzista (chi se ne frega), ma perchè non ha mai fatto il suo lavoro e per anni ha rubato i soldi pubblici. Quella prof deve abbandonare la sua "paetta", i suoi ordini, le sue urla di innocente bastonata. Deve farsi da parte, dare il suo posto a un neolaureato disoccupato. Quella prof deve ridarmi l'Italia.

(Madonna che vecchio che sono...)