venerdì 5 aprile 2013

Nono Paetta


Ok, questo è un post da vecchio. Ieri ho compiuto 45 anni (Madonna che vecchio che sono). Tant'è, procedo...

Il Nonno Vigile che per anni ci ha fatto attraversare la strada iniziava da uno sguardo. Fissava l'auto in avvicinamento con truce cipiglio, sollevando leggermente il viso. L'auto lo notava, arrossava il culo, rallentava. Subito le dita si serravano attorno al manico della paletta. Un guizzo segreto, diverso da quello successivo del braccio. Un braccio che si alzava come un sipario e diventava punta di un tremendo compasso, perno del corpo di tutti i vigili urbani del mondo. Nonno Vigile occupava il centro di quel mondo, sprizzando tutto attorno responsabilità, certezza, volontà di dominio. Davanti a quel Laocoonte, stavolta il serpentone del traffico piegava le sue teste metalliche e fumava rabbia. E noi mortali, finalmente fieri di essere pedoni, attraversavamo la strada liberando il nostro sguardo sereno e stronzo sopra lo scintillìo di quei cofani furiosi... (Madonna che vecchio che sono...)

Un giorno il Nonno Vigile sparisce. Al suo posto arriva "Nono Paetta" (trad. "nonno paletta), un essere evanescente che ha come obiettivo quello di uccidere Edo e Mimmo, i miei figli. Corpo smunto, sempre ai margini della carreggiata... Gesti accennati, bruschi, incerti... Un'espressione oscura nascosta dietro un cappellino da Jovanotti anni Ottanta... Ispira a tutti la stessa fiducia di Silvio durante un G8. E l'anarchia che genera non piace a nessuno. Le macchine inchiodano, sgasano. I pedoni saltellano, schivano, maledicono. Usa la paletta solo per salutare i suoi coetanei che ci sfiorano su due ruote. Ormai sono mesi che non lo guardo più. "Nono Paetta" non fa parte delle soluzioni ma dei problemi della mia vita. E quando attraverso la strada, serro le mani dei figli e le fila, mi concentro, impartisco ordini e lo scavalco con rabbia (Madonna che vecchio che sono...).

Stamattina alla radio, sento questa...


Ascolto e penso che uno dei problemi principali di questo paese è che c'è troppa gente che non fa il proprio dovere (Madonna che vecchio che sono...). Sindaci che fanno campagna elettorale sui bambini. Forze dell'ordine che fanno casino. Pescivendoli che fanno i consulenti. Pescivendole che fanno le ministre. Imperatori comici. Comici imperatori. Calderoli... Intanto la prof va oltre e tenta di giustificarsi: 

"Ho detto quella frase per indicare un posto organizzato, dove regna l'ordine"

La shoah è una tragedia universale che appartiene anche a me che non sono ebreo e ho solo 45 anni (Madonna che vecchio che sono...). Il motivo per cui quella vicenda umana è la più inquietante e ingiustificabile della storia non sta nel numero dei morti, nell'avere sterminato vecchi, donne e bambini o nell'avere teorizzato che la cosa aveva senso... La vera cifra di quella barbarie è di avere fatto tutto questo con "ordine". Con una mostruosa efficienza scientifica. Dopo la shoah abbiamo scoperto che siamo capaci di dare un valore economico ai cadaveri, di ideare tecnologie industriali per ottenere pantofole dai nostri capelli, sapone dal nostro grasso, oro dai nostri denti... L'inganno delle docce a gas non fu un atto pietoso. Fu un escamotage tecnico di una catena di smontaggio che non ammetteva di perdere tempo col panico. Ecco perchè a quella prof bisogna togliere stipendio e pensione. Non perchè è razzista (chi se ne frega), ma perchè non ha mai fatto il suo lavoro e per anni ha rubato i soldi pubblici. Quella prof deve abbandonare la sua "paetta", i suoi ordini, le sue urla di innocente bastonata. Deve farsi da parte, dare il suo posto a un neolaureato disoccupato. Quella prof deve ridarmi l'Italia.

(Madonna che vecchio che sono...)

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