mercoledì 22 maggio 2013

Tutto bene, son disperato.

"Trofeo" viene dal verbo greco "trefo" che significa "volgo", "torno indietro". Era il punto in cui il nemico, durante una battaglia, volgeva le spalle e si dava alla fuga. Nel punto esatto in cui il nemico attestava la superiorità dei Greci, i Greci erigevano monumenti di pietra e di parole.

Quando un imperatore sconfiggeva un popolo o annetteva una nazione, passava trionfante con tutto l'esercito sotto un arco di marmo. Era il massimo dell'onore. Ma i Romani - attenti alla sfiga - solo per quel giorno, davano ai veterani il diritto di mettersi ai lati del percorso e di insultare con libertà il loro imperatore. La chiamavano "aiscrologia apotropaica". Ma più che con la parola "scaramanzia", ha a che fare col concetto di "presa di coscienza". I veterani avevano il compito prezioso di ricordare all'imperatore, proprio nel momento del massimo trionfo, che basta un niente perchè tutto cambi.

Ieri, 10 giorni prima di Edo e Mimmo, anch'io ho fatto la mia recita. Donna, mamma, fratello, cugino, figli, amici e un vasto pubblico di donne, mamme, fratelli, cugini, figli, amici hanno applaudito me e i miei compagni. Nulla di che. Pubblico facile. Eppure stamattina non sto bene. Dopo la preparazione, lo stress dell'attesa, il "merda! merda! merda!" urlato dietro le quinte dai veterani, la fatica della performance... dopo tutto questo, in me s'insinua la disperazione. L'ho sempre provata 'sta cosa. Al lavoro, alla fine di un progetto che mi assorbiva l'anima. All'Università, dopo il 30 e lode nella mia materia preferita. Quella di stamattina è esattamente disperazione. Nel punto in cui dovrei erigere felice il mio monumento di gioia e soddisfazione, sento le mie gambe mescolarsi a quelle in fuga dei nemici. Proprio quando sto per raggiungere l'ombra dell'arco trionfale, mi ritrovo dentro le armature di cuoio dei veterani che insultano. Forse c'entra Freud, forse è normale, forse sono capricci da prima donna... Resta che stamattina sono tecnicamente disperato. E l'ultima cosa a cui vorrei rispondere è: "come è andata?"

venerdì 17 maggio 2013

31. EDO CORNER < venerdì 17 >



Venerdì 17 non c'entra. Edo ha sempre quella faccia. E inizia a preoccuparmi. Non studia, non mangia, frigna, mente, ruba iPhone, insulta i fratelli, li mena, dimentica tutto... Mi son detto che le persone intelligenti sono sempre più complicate degli altri perchè percepiscono di più e vedono da punti di vista diversi. Forse lo snobismo altro non è che un escamotage consolatorio inventato da chi, fin da piccolo, non veniva capito dagli altri... non capiva gli altri... si sentiva solo, forse...
IO NON SOPPORTO PIU' QUEL MOCCIOSO!

Leggero
"Papà, ma tu sai chi sei?"

Simpatico
Io: "Edo, tu ami tuo padre?"
Edo: "Non sono gay"

Amabile
"Mimmo, farai la fine di Oezy*"

Sportivo
"Papà, ma tu segui il biliardo?"

Io: "Edo, che sport vorresti fare il prossimo anno?"
Edo: "Boowling?"

Studioso
Io: "Edo, vedi? A Spongebob** piace andare a scuola..."
Edo: "Perchè è scemo"

Cinefilo
A colazione, Edo terrorizza i fratelli raccontando la scena di un film sfuggito alla censura genitoriale.
"Ho visto un film che faceva paura: Mosè. C'era una scena dove i bimbi venivano buttati nell'acqua coi coccodrilli e l'acqua diventata rossa..."
Mimmo, occhi sbarrati, comincia a piangere. Ale smette di abboffarsi... è un chiaro segnale che è bloccato dal terrore. Guardo malissimo Edo nella speranza che capisca e ingrani la retromarcia. Capisce e sorseggia perfido il suo latte. Cerco di placare le urla di Mimmo.
Io: "No Edo, dai... è solo un film. È una storia che non è mai esistita..."
Edo: "No, no... son cose vere, eh?"
Io: "EDO, SMETTILA!"
Con calma, Edo mi tira a sè e mi sussurra:
"Sto cercando di introdurre del dramma..."

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* la più vecchia mummia umida del mondo ritrovata sul Similaun
** personaggio dei cartoon che, come tutte le spugne, è senza cervello